Sono piú di duecento le feste che, da gennaio a dicembre, si celebrano in Sardegna, ma solo tre di esse offrono la possibilità di vedere riuniti contemporaneamente tutti i costumi tipici dell’isola: Sant’Efisio a Cagliari, il Redentore a Nuoro e la Cavalcata Sarda a Sassari. La Cavalcata Sarda si distingue dalle altre celebrazioni per il suo carattere profano: i costumi, le danze, i canti e le destrezze a cavallo sono i veri protagonisti, emblemi di una tradizione che sussiste en tutta la sua varietà e ricchezza. La mattina è interamente dedicata alla sfilata dei costumi tipici, alla quale partecipano migliaia di figuranti, a piedi, a cavallo e su carri decorati con fiori. La processione, lunga approssimativamente due kilometri, percorre tutta la città, dalla periferia a Piazza d’Italia, il suo centro. Mentre donne, uomini e bambini vestiti di storia e colori scorrono lentamente per le vie della città, gli aromi dei prodotti gastronomici saturano l’aria e invitano il pubblico a degustare insaccati, formaggi, dolci e torrone, accompagnati con corposi vini rossi. Il pomeriggio, dopo una breve pausa pranzo, i cavalieri si esibiscono in spericolate acrobazie, offrendo uno spettacolo da togliere il fiato. Questa tradizione ha origini antichissime che si mantengono vive grazie alla passione di questi audaci cavalieri che alimenta il prestigio dell’isola, madre di famosi fantini e terra dove un tempo gli uomini si valutavano in base alla loro destrezza a cavallo. La sera infine, in Piazza d’Italia, definita dai sassaresi il “salotto cittadino”, i gruppi in costume che hanno sfilato la mattina ritornano in pista e si esibiscono nei caratteristici balli tipici sulle note dei motivi folcloristici. (tratto da http://www.cavalcatasarda.it/festa.php?lang=it)